Approvato il piano strategico e operativo del Tevere

Roma Capitale compie un nuovo passo decisivo verso la riqualificazione e valorizzazione del Tevere, grazie all’approvazione del nuovo Piano Strategico e Operativo del Tevere. Si tratta di un documento programmatico e tecnico che definisce azioni concrete, priorità, tempistiche e risorse, articolando una vera e propria strategia urbana e ambientale lungo l’asse fluviale.

Con oltre 75 chilometri di estensione, da Settebagni fino a Ostia Antica, il Tevere attraversa e connette paesaggi diversi: dalla campagna urbana ai quartieri storici, dalle zone industriali dismesse ai grandi parchi naturali. Il Piano Strategico e Operativo mira a trasformare il fiume da confine a infrastruttura strategica, in grado di generare valore sociale, ecologico ed economico.
Il documento elenca circa 800 progetti, organizzati in orizzonti di breve, medio e lungo termine. Le azioni previste vanno dalla mobilità sostenibile alla rigenerazione urbana, dalla creazione di piazze e spazi pubblici affacciati sul fiume fino a nuovi percorsi ciclopedonali e alla riattivazione del trasporto fluviale. 

Uno degli elementi più innovativi del PSO è l’idea di un arcipelago urbano: una rete di centralità locali che si sviluppano lungo il fiume e diventano punti di accesso, sosta, socialità e incontro per i cittadini. Parliamo di piazze fluviali, parchi lineari, belvederi, attrezzature culturali e ricreative, in grado di restituire ai romani un rapporto diretto e quotidiano con il loro fiume. Questi interventi saranno calibrati in base alle specificità territoriali, per rafforzare l’identità dei luoghi e favorire l’integrazione tra rive, quartieri e sistemi verdi. 

Il piano prevede una forte spinta verso la mobilità dolce, con la realizzazione di nuove ciclovie, ponti pedonali, passerelle sospese e connessioni con il trasporto pubblico urbano. Si punta a rendere il Tevere accessibile e percorribile in sicurezza da nord a sud, anche con altre modalità sostenibili come il trasporto fluviale, in sinergia con i nodi ferroviari e metropolitani.

Un altro pilastro del Piano è l’adattamento ai cambiamenti climatici e la tutela degli ecosistemi fluviali. Sono previsti interventi per la gestione delle acque, la messa in sicurezza idraulica, il contenimento del rischio alluvionale, oltre a progetti di rinaturalizzazione delle sponde, riforestazione urbana e recupero della biodiversità.

“Il Tevere è Roma, e la sua importanza è nota a tutti. A partire da questa consapevolezza abbiamo lavorato giorno dopo giorno per restituirlo ai romani e oggi, con il Piano Strategico e Operativo, possiamo finalmente dire che stiamo riducendo la distanza, fisica e simbolica, tra la città e il suo fiume. ”, ha dichiarato Maurizio Veloccia, Assessore all’Urbanistica. “Con il Piano, infatti, il Tevere non sarà più confine tra le parti della città ma la sua spina dorsale di valore strategico, laboratorio di innovazione urbana e sociale, paesaggio vivo da attraversare, abitare e custodire. Insomma, un fiume che torna a connettere, generare valore e ispirare futuro”  

I progetti saranno attuati progressivamente attraverso bandi pubblici, partenariati pubblico-privati, e l’attivazione di fondi europei e nazionali. L’obiettivo dichiarato è fare del Tevere un modello di rigenerazione urbana integrata, capace di ispirare anche altri contesti fluviali in Italia e in Europa.