Esposizione di opere d’arte realizzate dal recupero e riuso di materiali di scarto.
Cosa sono i rifiuti se non i simboli della storia umana. La celebrazione del rottame, nella sua accezione più ampia, quanto “scartato” dalla società sia oggetto/persona da “alienare”, è il tramite per il quale l’artista viene insignito del ruolo di portavoce del cambiamento verso una società senza sprechi, coinvolgendo, nella pluralità di linguaggi espressivi e tecniche compositive, sia il visitatore che le istituzioni nel comune impegno etico-sociale sulle scelte che riguardano l’ambiente, il benessere e lo stato di salute dei cittadini.
Le creazioni, liberamente ispirate al rapporto con l’acqua, si fanno portatrici di un linguaggio semiotico finalizzato ad un impegno etico-sociale per responsabilizzare la società ad una maggiore partecipazione alle scelte collettive che impattano sul benessere e sullo stato di salute della collettività.
Sradicare l’erba infestante del consumismo e dissodare il terreno arido delle coscienze, questa la mission di Riarteco che collabora con l’associazione ambientalista Marevivo per una reale conversione ecologica degli stili di vita e dei processi produttivi ed industriali, dall’incontro tra innovazione tecnologica e creatività che si manifesta nelle opere.
L’accesso alla mostra è gratuito ma si può sostenere Riarteco con un’offerta libera e consapevole. Non è richiesta prenotazione.
L’esposizione si terrà sulla banchina destra del Tevere, tra ponte S. Angelo e ponte Umberto I.
Per maggiori informazioni sull’associazione Riarteco: